Cultura

Un menu a quattro “erre”

Ridurre (gli sprechi), recuperare (le cose buone), riparare (quel che non va), rispettare (chi ha e chi non ha): questi i capisaldi della coop Cauto. Una mensa sempre aperta

di Benedetta Verrini

Il via libera alla legge del Buon Samaritano, che consente la distribuzione di cibi cotti provenienti da mense e cucine, non li ha colti impreparati. Perché a Brescia la cooperativa sociale Cauto – Cantiere autolimitazione (una coop di tipo B che insegna la responsabilità nei consumi e dà lavoro a soggetti svantaggiati), stava già sperimentando la distribuzione delle eccedenze delle mense scolastiche. Grazie a una delibera del Comune di Brescia, al parere positivo dell?Asl e alla collaborazione delle aziende di ristorazione, alcuni volontari di Cauto si recavano quotidianamente a recuperare i pasti non consumati e li consegnavano direttamente ad associazioni che aiutano persone bisognose. «Siamo partiti con tre scuole, ora siamo a sette, ma il nostro progetto è di arrivare a recuperare i pasti di una ventina di mense scolastiche, anche nella provincia» spiega Anna Brescianini, responsabile dei progetti Cauto. «Ora la legge semplifica molte cose, ma noi ci eravamo già posti il problema della responsabilità e della sicurezza. Conal, un ente che si occupa di consulenze e ricerche ambientali alimentari, ci ha fornito gratuitamente un manuale di autocontrollo: quando l?Azienda sanitaria lo ha visto, si è convinta a darci fiducia». Il grosso investimento è stato l?acquisto di contenitori alimentari che mantenessero la temperatura. E poi alle associazioni è stato imposto di consumare gli alimenti entro la giornata. «Ci siamo attrezzati con un coordinatore e alcuni volontari, che vanno direttamente presso le scuole, a orari prestabiliti, e smistano i pasti non consumati alle associazioni». E la distribuzione di alimenti, per Cauto, non si ferma a questo: «Siamo nati nel 1995 e partiti proprio da una commessa con l?ortomercato cittadino», spiega la Brescianini. «In pratica, noi ritiravamo la frutta e la verdura rimasta invenduta, che ci veniva ceduta con una semplice donazione. Ora, dopo un accordo con Brescia mercati, Cauto gestisce un?isola ecologica interna e una esterna al mercato, coordinando lo smaltimento differenziato dei rifiuti e il recupero dei prodotti ancora perfettamente commestibili ma invenduti». Loro separano e riciclano, e i commercianti non devono pagare per lo smaltimento dei rifiuti. Un matrimonio d?interesse che permette di portare prodotti freschi a 30 associazioni della zona (dormitori, enti religiosi, case famiglia, associazioni di volontariato per la distribuzione del cibo) che curano un migliaio di persone in stato di bisogno. E quando i prodotti alimentari non possono essere destinati all?alimentazione umana, vengono consegnati ad allevatori. L?attività di recupero solidale continua poi in un supermercato della zona, «in cui raccogliamo tutti i prodotti vicini alla scadenza o con l?involucro macchiato o rovinato» spiega la Brescianini, «ma anche prodotti per la pulizia della casa e della persona. E presto questa attività partirà pure in un ipermercato, grazie a un progetto in cui interviene anche il Comune». Nata con 9 soci e 4 lavoratori, con l?obiettivo di combattere lo spreco a 360 gradi, la coop Cauto oggi conta 65 soci e 115 lavoratori ed è affiliata a Confcooperative e a Cgm (tramite il consorzio SolCo di Brescia). L?idea di combattere lo spreco, per Cauto, si è sviluppata fin dall?inizio anche attraverso il rispetto della natura e la valorizzazione del riutilizzo di materiali. Per questo la cura del verde, la raccolta differenziata, l?attività di educazione ambientale sono alcune delle attività principali della cooperativa. Particolarmente fortunata anche l?attività di sgombero di cantine e solai: «Con i tanti oggetti e arredi ancora in buono stato», spiega la Brescianini, «abbiamo finito per allestire un mercatino dell?usato vicino al centro di Brescia». Quanto fattura la vendita dei comodini della nonna e degli arredi destinati al cassonetto? 250mila euro all?anno. Identikit Cauto-Cantiere Autolimitazione opera dal 1995 a Brescia nell?ambito dell?ecologia e del recupero dei materiali. Ridurre, recuperare, riparare, rispettare: in queste quattro ?erre? si trova la mission della cooperativa, che ha come scopo principale l?inserimento lavorativo di persone in grave disagio sociale. Le sue attività sono estese anche al settore della raccolta e della distribuzione di alimenti. Info: tel. 030.2301889


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